Davide Gallo ci parla degli eventi culturali che per questo periodo Natalizio avranno luogo in Campania.
Un viaggio attraverso eventi, mostre, tradizione. Si parte da Napoli:
La città di Napoli, assieme alla penisola Sorrentina e Amalfitana, si prepara per le feste natalizie allestendo tre mostre di assoluto rilievo che esaltano i capolavori dell’arte scultorea partenopea. Una ottima occasione per toccare con mano – in senso eufemistico ovviamente – alcune opere di assoluto prestigio ed una tra le tante buone notizie per la cultura campana e in generale per quella nazionale, che in questo periodo possiamo trovare fra le principali notizie online di cultura.
Ma andiamo in ordine partendo dalla prima: intitolata ‘Ori, Argenti Gemme e Smalti della Napoli Angioina’ ed ospitata dal Museo del tesoro di San Gennaro, raccoglie 25 pezzi di grandissimo valore. Tra questi si possono citare il Pastorale di Sorrento, recentemente restaurato ed esposto in concomitanza con alcuni altri oggetti prodotti nelle vicine cittadine di Scala e Ravello.
La mostra, curata personalmente da Pier Luigi Leone De Castris, docente presso la Suor Orsolana Benincasa, ha lavorato mirabilmente grazie al suo intuito e alle conoscenze dirette più che per mezzo delle poche fonti a disposizione, restituendo lustro ad un nuovo rinascimento dell’arte partenopea.
La seconda esposizione in questione è quella organizzata presso il Convento di San Domenico Maggiore, grazie al patrocinio del Museo Correale di Terranova. Dal titolo ‘Il bello o il vero’, presenta opere magistrali come il busto della principessa Cortachacow, o ‘Il maestro di violino’ realizzata dalle sapienti mani di Amendola. All’interno anche altri esemplari dello stesso autore per un risultato che lascerà i visitatori a bocca aperta.
La curatrice della mostra, Isabella Valente, renderà fruibili al grande pubblico circa 250 opere, provenienti da diverse gallerie, musei e collezioni private sparse in tutta Italia. Un vero e proprio squarcio della scena scultorea napoletana a cavallo tra ‘800 e ‘900, periodo di grandi trasformazioni artistiche, che si distacca dal neoclassicismo e dal romanticismo strizzando l’occhio al realismo e all’immediatezza dell’espressione.
Tra gli autori più importanti ricordiamo sicuramente Vincenzo Gemito e Francesco Jerace, due tra i più grandi esponenti partenopei che grazie alla loro maestria sono riusciti a dialogare apertamente con il più ampio movimento europeo d’arte scultorea.
Ultima ma non meno importante, la mostra ‘Tanzio da Varallo’ allestita a Palazzo Zevallos-Stigliano, in via Toledo, la stessa che ospita stabilmente il ‘Martirio di Sant’Orsola’ dipinto dal Caravaggio. La sorpresa più lieta sarà caratterizzata dal concerto d’archi in programma a mezzogiorno della prossima domenica, che farà da sfondo alle opere esposte.
Tanti quadri di pittori illustri impreziosiranno la scena, tra cui quelli di Ippolito Borghese e Selitto, che assieme al restauro del quadro di Lavinia Fontana, collocato presso la Chiesa della Trinità, promette di deliziare anche i palati dei più fini intenditori ed esperti d’arte figurativa.
Davide Gallo