Dopo un lungo dibattito che ha coinvolto artisti, etichette, management e diversi attori sul mercato musicale mondiale, la International Federation of the Phonographic Industry (IFPI, associazione di categoria internazionale che rappresente 1300 casi discografiche in tutto il mondo) ha stabilito che, dalla prossima estate in poi, il giorno destinato alla pubblicazione per tutte le uscite sui mercati mondiali sarà il venerdì: il provvedimento – battezzato global release day – è stato preso, spiega la FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana, per evitare che una parte di consumatori abbia accesso alle nuove pubblicazioni in ritardo, disincentivando così il ricorso ai canali illegali e favorendo gli artisti che intendano sfruttare i canali social per promuovere i propri lavori a livello globale.
“Penso che nel contesto moderno sia molto sensato individuare un solo giorno di diffusione delle nuove release a livello globale, e io sono a favore di tale iniziativa. Ho già lavorato in questa direzione con l’album di Bocelli, per cui abbiamo provato ad avere un unico giorno di release globale”.
Ha commentato Filippo Sugar, presidente del Gruppo Sugar e dallo scorso 24 febbraio presidente reggente della SIAE dopo le dimissioni di Gino Paoli.
L’adozione del venerdì come global release day è stata contestata lo scorso ottobre da Kim Bayley, presidentessa della Entertainment Retailers Association, associazione di categoria che unisce i negozianti britannici:
“La nostra associazione ritiene ci siano validi motivi in favore dell’adozione di un’unica data mondiale. Tuttavia, spetta a chi propone il cambiamento l’onere di una fondata valutazione dei costi e benefici della scelta di un determinato giorno della settimana. Sfortunatamente, i promotori di questo progetto danno l’impressione di essersi decisi a favore del venerdì pur in mancanza di dati che provino la loro teoria”.
A queste obiezioni la IFPI ha contrapposto una ricerca commissionata alla TNS sui mercati brasiliano, francese, italiano, malese, spagnolo, svedese e americano, secondo la quale il 68% degli oltre 4000 consumatori costituenti il campione indagato espresso nel venerdì o nel sabato la propria preferenza in merito al giorno della settimana preferito per il lancio di nuova musica.
DAL SITO www.rockol.it