Che le grandi manovre delle ultime ore potessero preludere a qualcosa non era difficile da intuire, ma che gli sviluppi potessero arrivare così a stretto giro in pochi avrebbero potuto prevederlo. E invece, stando a quanto riferito poco fa da Billboard, testata fortemente radicata negli ambienti dello muscbiz d’oltreoceano, gli U2, il cui management operativo potrebbe essere cooptato dal colosso del live promoting Live Nation (che già organizzò il titanico 360° Tour), avrebbero indicato nel prossimo aprile l’ipotetico periodo di pubblicazione del loro nuovo album, ideale seguito di “No line on the horizon” del 2009.
L’ufficializzazione della pubblicazione potrebbe avere luogo – per mezzo di uno spot televisivo – durante la serata del prossimo Super Bowl, in programma il prossimo 2 febbraio e da sempre considerata, almeno per i palinsesti nordamericani, una delle vetrine più appetibili in termini di audience.
Il disco, stando a quanto ufficiosamente emerso fino ad oggi, sarebbe stato interamente prodotto da Danger Mouse, e registrato per la maggior parte presso gli storici Electric Lady Studios di New York, sale costruite da Jimi Hendrix e disegnate da John Storyk già teatro delle session di – tra gli altri – Bob Dylan, John Lennon, Kiss e AC/DC.
Nel frattempo si potrà comunque ascoltare del materiale inedito firmato dal quartetto irlandese il prossimo 29 novembre, in occasione dell’edizione del Record Store Day legata al Black Friday: la band pubblicherà i due inediti “Ordinary love” e “Breath”, scritti per la colonna sonora del film sulla vita di Nelson Mandela “Mandela: long walk to freedom”.
Sempre stando a quanto fiutato dal magazine americano – ma che ancora non è stato convalidato da una conferma ufficiale – Live Nation starebbe negoziando un accordo di considerevoli proporzioni con le società che da lungo tempo seguono gli U2 e Madonna, rispettivamente la Principle Management di Paul McGuinnes (manager di Bono & co.) e la Maverick di Guy Oseary.
L’offerta posta sul paniere da parte del colosso della musica dal vivo si aggirerebbe intorno ai 30.000.000 $ per entrambe le compagnie e, a gestire le trattative, sarebbe stato designato proprio Oseary.
Il businessman israeliano-americano, stando a quanto riportato da alcuni dirigenti a conoscenza del progetto, sarebbe stato raggiunto dai potenziali sponsor per conto del gruppo, ma ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito e non è chiaro se sarà lui il prossimo manager degli U2.